L’Osservatorio Jupiter P.A. è una struttura autocostruita in muratura a pianta quadrata delle dimensioni di 3X3 m con tetto scorrevole controllato da servo-motori comandati anche da remoto realizzata per avere finalmente una postazione fissa comoda e funzionale. Vede posa della prima pietra nel giugno 2021 per volontà di Gianpaolo Zarletti, direttore dell’osservatorio, per diventare completamente operativo nel 2022. È frutto di una passione inestinguibile per l’astronomia, nata in Zarletti fin dall’infanzia e coltivata insieme agli storici amici del gruppo astrofili di Montefiascone Angelo Cempanari, vicedirettore dell’osservatorio, presidente dell’associazione astrofili “Osservatorio Jupiter P.A.”, esperto in riprese planetarie e divulgatore dell’associazione, Andrea Burla, noto fotografo paesaggista ed esperto astrofilo specializzato in foto della volta celeste e deep sky a largo campo e Giacomo Giusti responsabile dei sistemi IT dell’osservatorio. Tale passione, mai abbandonata negli anni, lo ha portato a condividere esperienze con vari astrofili italiani e recarsi anche all’estero per seguire ad esempio l’eclissi totale di sole dell’11 Agosto 1999.
La possibilità di realizzare un proprio osservatorio è un sogno che si avvera ed è stato frutto di anni di studi ed aggiornamenti sia sulle strumentazioni sia sui sistemi di digitalizzazione e post-produzione.
Un po’ di Storia…
La mia passione per l’astronomia:
Gianpaolo Zarletti:
Il tutto risale al lontano 1989 quando avevo appena 10 anni; un vicino di casa, mio compagno di giochi, possedeva un piccolo telescopio rifrattore ed insieme a lui osservai per la prima volta Giove e la Luna dal balcone di casa. Fu un’esperienza magica che cambiò per sempre in me il modo di vedere la notte: dove gli altri vedono l’assenza di luce io vedo la presenza dell’infinito e la mano di Dio… Nello stesso anno i miei genitori Angelo e Fabiola, che sempre hanno incoraggiato le mie passioni molto spesso passeggere, in occasione della Prima Comunione mi donarono il primo telescopio, un Konus Cygnus, piccolo rifrattore acromatico dotato di un semplice treppiede; il ricordo di quel dono ancora oggi mi dona emozioni uniche. Dopo quel primo strumento con cui mi sono fatto le ossa e che mi ha regalato emozioni indimenticabili, utilizzando i piccoli risparmi di un adolescente, ho nel tempo aggiornato la strumentazione fino ad arrivare a quelle attuali che consentono di ammirare il cosmo addirittura comodamente dal divano di casa. Pur avendo maturato esperienza in ambito astronomico non mi sento assolutamente un “maestro” del settore, non ho assolutamente la pretesa di insegnare nulla a nessuno, sono sempre un umile appassionato astrofilo che ancora con gli occhi di un bambino si entusiasma alla vista delle meraviglie del cosmo. La cosa cui ambisco maggiormente è di trasmettere questa passione a mio figlio Iacopo ed a mio nipote Gianmarco così da lasciare loro in futuro la gestione dell’osservatorio.
Sinteticamente la mia storia:
Angelo Cempanari
Non ricordo quando e come si è accesa in me la passione per l’astronomia, ricordo però, che rimanevo affascinato ogni qualvolta il maestro delle elementari spiegava quelle poche e essenziali nozioni di geografia astronomica.
Correvano gli anni della metà del secolo scorso.
Era quello un periodo in cui non esistevano libri, riviste, enciclopedie o negozi specializzati dove attingere alcunchè, tanto meno appassionati di astronomia. Con l’entusiasmo, la volontà e la tenacia, sono riuscito a occhio nudo a riconoscere le principali costellazioni, le stelle, i pianeti e alcuni oggetti del cielo profondo. Ricordo di avere costruito artigianalmente un rudimentale cannocchiale utilizzando lenti di occhiali, positiva da 1 diottria come obiettivo e negativa come oculare (principio del cannocchiale Galileiano), con il quale ho osservato le principali formazioni lunari e ho risolto i satelliti di Giove. Erano bei tempi! Nel periodo universitario, a Roma, comprai per 200 mila lire un teleobiettivo usato di origine russa, l’MTO 1100/f 10, e le cose cambiarono. La bontà della configurazione ottica permetteva di osservare stelle puntiformi e esenti da aberrazioni.

MTO 1100 f 10
Negli anni 80 acquistai un rifrattore Vixen 102 M f/10 su una montatura equatoriale GP motorizzata su entrambi gli assi. Stupendo strumento!

Rifrattore Vixen 102 mm f/10
Conobbi in quel periodo Andrea Burla e Gianpaolo Zarletti, erano giovanissimi e si appassionarono subito con la stesso entusiasmo che avevo io alla loro età, forse anche di più. Andrea acquistò un 102 M apocromatico e Gianpaolo un Newton da 150 mm. Nel 1999 ci ritrovammo insieme in Austria in occasione di una eclissi totale di sole, dove riuscimmo a fare belle fotografie.

Eclissi di luna

Eclissi di sole
Successivamente abbiamo messo in piedi una associazione, Montefiascone astrofili, all’insegna della quale abbiamo organizzato decine di osservazioni pubbliche e molte conferenze. Ci siamo impegnati molto anche nella didattica scolastica nelle scuole, dalle elementari ai licei. Però, come tutte le cose, il nostro entusiasmo si è via via stemperato, fino quasi ad esaurirsi quando, intorno al 2020, Gianpaolo manifestò con fermezza la volontà di costruire un osservatorio astronomico. Detto fatto! Oggi è operativo un osservatorio, nel giardino di casa sua, dotato di uno strumento di eccellente qualità e potenza che può essere comandato anche in remoto stando tranquillamente in casa. Questo sinteticamente è quanto, e ogni tanto, ripercorrendo la nostra storia, mi rendo conto che, se è vero che i sogni difficilmente si avverano, è vero anche che con la passione ci si arriva molto vicino, mentre la storia continua….
Bravo Gianpaolo!!!
La Nostra Strumentazione:
L’osservatorio, completamente remotizzato, è dotato di una montatura EQ8-R Pro Skywatcher su colonna, con tubo principale Newton 300mm f4 Skywatcher, tubo secondario Rifrattore Omegon 90mm f5.6 utilizzato anche per la guida, Schmidt-Cassegrain Celestron C9.25 f10 per riprese planetarie, Teleobiettivo 400 f4 e Teleobiettivo catadiottrico 500 f5.6 per riprese a largo campo. Come sistemi di acquisizione: ZWO ASI 294 Color (per riprese deep sky), Reflex digitale Canon 6D (per riprese deep sky), Nikon D700 (per riprese deep sky), Sony mirrorless (per riprese deep sky), ASI 290mm (per riprese planetarie). Il sistema di gestione di tutto il set-up, compresa la l’apertura automatizzata del tetto dell’osservatorio è affidata ad un sistema basato su Raspberry Pi4 su cui è installato il software “Astroberry”
«Hanno sin qui la maggior parte dei filosofi creduto che la superficie [della Luna] fosse pulita tersa e assolutissimamente sferica, e se qualcuno disse di credere, che ella fusse aspra e muntuosa fu reputato parlare più presto favolusamente, che filosoficamente. Ora io questo istesso corpo lunare […] asserisco il primo, non più per immaginazione, ma per sensata esperienza e necessaria dimostrazione, che egli è di superficie piena di innumerevoli cavità ed eminenze, tanto rilevate che di gran lunga superano le terrene montuosità.»
(G. Galilei, Lettera a Gallanzone Gallanzoni, 1611)