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M87 e il getto relativistico

Virgo A (nota anche come M 87, o NGC 4486) è una galassia ellittica gigante visibile nella costellazione della Vergine; domina l’Ammasso della Vergine, essendo una delle galassie più grandi conosciute. Fu scoperta da Johann Koehler il 5 maggio 1779, e poi riscoperta indipendentemente da Charles Messier nel 1781.[1]

La sua relativa vicinanza alla Terra ne fa uno degli obiettivi privilegiati per la ricerca astronomica, in particolare per lo studio dei fenomeni altamente energetici in opera nel suo nucleo, che ospita un buco nero supermassiccio (il buco nero M87) della massa di 6,6 miliardi di volte superiore a quella del Sole.

Il buco nero supermassiccio situato al centro della galassia ellittica Messier 87 (M87), a circa 55 milioni di anni luce dalla Terra. È famoso per essere stato il primo buco nero mai fotografato dall’Event Horizon Telescope (EHT) nel 2019.

Il getto relativistico di M87*

Uno degli aspetti più spettacolari della galassia M87 è il getto relativistico, un flusso di plasma estremamente energetico che si estende per migliaia di anni luce nello spazio. Questo getto è uno dei più luminosi e meglio osservati dell’Universo.

Caratteristiche del getto relativistico di M87

  • Origine: Il getto si origina dall’area attorno al buco nero, precisamente dal disco di accrescimento e dai campi magnetici intensi che si formano in quella regione.

  • Velocità relativistica: Il plasma nel getto viene accelerato a velocità vicine a quella della luce, il che lo rende un getto relativistico.

  • Collimazione: Il getto è altamente focalizzato e rimane stretto su grandi distanze, grazie alle interazioni con i campi magnetici.

  • Effetto Doppler relativistico: Poiché il getto punta quasi direttamente verso di noi, vediamo un’intensificazione della luce dovuta alla velocità elevata del plasma (blazar effect).

  • Energia e radiazione: Il getto emette onde radio, luce visibile, raggi X e raggi gamma, indicando la presenza di elettroni e particelle ad alta energia.

Come si forma il getto?

Il meccanismo alla base della formazione dei getti nei buchi neri non è ancora del tutto chiaro, ma il modello più accettato è il meccanismo di Blandford-Znajek, che prevede:

  1. Disco di accrescimento: Il materiale in caduta sul buco nero forma un disco rotante.

  2. Campi magnetici intensi: Il gas ionizzato del disco genera campi magnetici fortissimi che si avvolgono attorno al buco nero.

  3. Estrusione di materia: L’energia rotazionale del buco nero viene trasferita alle particelle cariche, che vengono accelerate lungo le linee di campo magnetico e lanciate nello spazio a velocità relativistiche.

Importanza scientifica

Lo studio del getto relativistico di M87 è fondamentale per capire:

  • Come i buchi neri influenzano le loro galassie ospiti.

  • I meccanismi di accelerazione delle particelle ai limiti della fisica conosciuta.

  • La natura della materia e dell’energia nei campi gravitazionali estremi.

Dati di scatto: Newton 300mm f4 su Eq8-R Pro, ToupTek 571C PRO, Filtro Optolong L-Pro, guida ZWO ASI 290mm AOG, 29 frames da 600sec, elaborazione Pixinsight+Photoshop.

 

 

 

 

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